Il turismo nel Metaverso, un successo garantito: il modello Albaredo per San Marco
Albaredo per San Marco, ridente località sita sul versante orobico della Valtellina, è ufficialmente un “Metaborgo”. Un successo clamoroso per il piccolo paese in provincia di Sondrio che, dati alla mano, conta meno di 300 abitanti: eccolo l’esempio virtuoso, il modello da seguire per proiettarsi al futuro, affinché il turismo – nella fattispecie quello relativo a medio-piccole realtà – non viva esclusivamente di ricordi.
Rinnovare per rinnovarsi, questo è il modus operandi con cui aziende ed enti dovranno necessariamente adeguarsi per non restare indietro: la realtà virtuale è la nuova frontiera del turismo, uno degli innumerevoli settori in cui la rivoluzione del Metaverso ha trovato terreno fertile. Il caso Albaredo per San Marco funge da brillante testimonianza, la prima di una lunga serie: lo dice la storia.
Ed è proprio la storia il fulcro attorno a cui ruota l’esperienza immersiva lungo la via Priula, sentiero pregno di tradizioni e cultura: attraverso un semplice visore, l’utente potrà tornare ai fasti di una volta, incontrando le popolazioni locali e scoprendo gli usi e costumi di un’epoca remota come la celebre agricoltura eroica, tipica delle zone alpine; il “viaggio nel tempo”, tuttavia, non rispetta un preciso ordine cronologico: è possibile, infatti, visitare le piazze e i monumenti odierni per poi “virare”, nel giro di pochi secondi, verso l’Era Glaciale e la sua incontrastata quanto silente bellezza naturalistica.
Step by step, secolo per secolo, tappa dopo tappa – dodici in totale – Albaredo per San Marco simboleggia l’incipit di una nuova fase, un mediAevo a tinte virtuali. Il turismo sta cambiando e con lui la sua offerta: il Metaverso, di fatto, dà a un territorio, a un comune o a una semplice azienda la possibilità di evolversi, di crescere, di divenire ancor più attrattivo/a nei confronti dell’utenza, stabilendo un contatto diretto e socialmente meno “freddo” con potenziali visitatori, consumatori e clienti. Al contempo, l’internauta, sperimenterà le nuove metodologie comunicative introdotte dalla tecnologia VRO nel comparto turistico, come ad esempio la pre-esperienza di tipo immersivo in riferimento a strutture alberghieri, musei e aree culturali in generale, in modo tale da avere un quadro informativo più chiaro e, di conseguenza, optare per una determinata location in modo alternativo, consapevole e autonomo.
Una scelta senza dubbio vincente quella del comune di Albaredo per San Marco, dal quale filtrano ottimismo e soddisfazione, stati d’animo rintracciabili anche nelle parole di Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda, Design, Marketing territoriale e Grandi eventi della Regione Lombardia: “Il Metaborgo è ancora una volta frutto dell’ingegno lombardo e può rappresentare una parte della nuova frontiera del turismo; attraverso il Metaverso abbiamo l’occasione di promuovere luoghi di grande bellezza, impregnati di tradizioni secolari ma sconosciuti ai più. Il Metaborgo può essere un modello per accontentare ma anche ‘governare’ – ha aggiunto l’assessore – l’enorme massa di visitatori che arriverà nel nostro territorio in occasione delle Olimpiadi Milano Cortina 2026".
Lo stesso entusiasmo tangibile anche nei pressi di Bruxelles dove il 5 maggio scorso, in occasione della Giornata europea del Turismo, è stato presentato il progetto al commissario UE, Thierry Breton: un riconoscimento internazionale che descrive appieno il prestigio, nonché l’importanza dello storico avvenimento. “Usare le nuove tecnologie per trasmettere l'emozionalità delle realtà alpine lombarde può essere la chiave giusta per l’attrattività turistica di piccoli borghi di montagna”, ha commentato Patrizio Del Nero, sindaco del comune valtellinese, la cui principale economia locale sarà d’ora in poi impreziosita dal richiamo del futuro, dal fascino virtuale e dall’intrattenimento interattivo: una rigenerazione in piena regola.
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