MetaTV, il futuro del medium televisivo è nel Metaverso
“La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: Rivoluzione, Riflessione e Televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali”. Prendendo spunto da questa brillante massima dell’indimenticato Luciano De Crescenzo, l’introduzione di una tematica intrigante come la relazione che lega TV e Metaverso, offre spunti ancor più interessanti, sia da un punto di vista introspettivo che pratico. Come già abbiamo avuto modo di constatare, il rapporto tra media e Metaverso ha tutte le carte in regola per poter essere considerato uno dei più duraturi nonché fruttuosi nel panorama massmediatico internazionale. Nella fattispecie, ciò che balza evidente all’occhio umano degli addetti ai lavori, è la possibile correlazione tra la TV – le sue creature – e la tecnologia VRO: un binomio potenzialmente forte, inedito e dinamico, destinato a rivoluzionare sia il mercato che il modo d’intendere una nuova televisione.
Nonostante l’enorme distanza spazio-temporale che contraddistingue i due soggetti in questione, le caratteristiche tecniche, settoriali e sociali dei due mezzi di comunicazione risultano essere tra le più affini e funzionali all’interno di un contesto tecnologico in perenne crescita, evoluzione ed espansione: entrambi mettono a disposizione di una nuova audience i loro (svariati) contenuti, tentando contemporaneamente di mantenere invariata una grossa fetta di pubblico, già ampiamente fidelizzato; sia la TV che il Metaverso hanno rappresentato e rappresentano una sorta di avanguardia mediale, identificandosi – in epoche diverse – come il simbolo di un tanto imprevedibile quanto straordinario cambiamento; infine, in un caso come nell’altro, si assiste alla metamorfosi totale delle pratiche pubblicitarie: il marketing, le vendite e tutto ciò che ruota attorno alla sfera comunicativa viene completamente revisionato e/o rivisitato, al servizio dello spettatore-utente.
Come avvenuto ciclicamente nei decenni scorsi, la TV – al pari della radio e dei quotidiani – ha dovuto fare i conti con il fenomeno ibridazione. Cosa significa? In parole povere, per mantenere in vita il proprio status ha dovuto necessariamente scendere a patti con i nuovi player digitali; un compromesso che, tuttavia, ha consentito al ‘piccolo schermo’ di adattarsi ai tempi, di scoprire nuove forme, tecniche e flussi comunicativi e di comprendere appieno le esigenze, i gusti e gli interessi di un pubblico moderno. Ne conviene che, se in un primo momento la televisione è stata letteralmente inglobata dai social media e da tutti gli attori protagonisti del Web 2, nel prossimo futuro – più vicino all’oggi che al domani – farà obbligatoriamente parte di un nuovo processione di “fusione”, rintracciabile in un’originale partnership con il Metaverso, strumento che entro il 2030 – quando la connessione 6G vedrà finalmente la luce a livello globale – occuperà le primissime posizioni di un’ipotetica classifica dei nuovi mass-media più utili e utilizzati.
Ciononostante, sarebbe un clamoroso errore immaginare la suddetta dimensione come un qualcosa di ancora troppo distante dal presente: l’esempio di chi non vuole farsi trovare impreparato ai nastri di partenza è identificabile in Movie Meta Trade, il primo talk show sull’industria audiovisiva e tecnologica nel Metaverso targato Movieplayer.it, una celebre realtà giornalistica del web che ha indicato – con largo anticipo – la via alle emittenti televisive. “Un'innovativa rubrica che porterà giornalisti, decision maker, attori, registi, talent del cinema e del tech nel Web 3, in uno studio virtuale unico nel suo genere”. Si presenta così il neo salotto metatelevisivo sul noto portale cinematografico, un settore che peraltro anch’esso ha subito e sta subendo tuttora un processo di completa trasformazione, dovuto all’avvento straripante delle piattaforme web.
Il progetto Movie Meta Trade – dichiarano i vertici di Movieplayer.it – verrà lanciato nel mercato in autunno ed avrà periodicità mensile; ogni puntata della rubrica sarà poi disponibile anche on demand. Il format prevede una o più interviste incentrate sui temi caldi più discussi al momento, sui nuovi trend o sulle iniziative più rilevanti in arrivo o ancora in via di definizione. Un talk show di successo nel Metaverso che combina temi interessanti, ospiti di alto valore, interazione e tecnologia avanzata”.
"L'obiettivo che perseguiamo – spiega Manuela Cacciamani, presidente dell'Unione Editori e Creators digitali di ANICA – è quello di promuovere l'industria dei contenuti digitali nell'audiovisivo, codificare i nuovi mestieri, cooperare con scuole e università per la formazione di nuove figure professionali e diventare un riferimento per le istituzioni nel comparto dell'innovazione. Per questo sono orgogliosa che il primo talk show in onda sul Metaverso sia realizzato da nostri associati. È la dimostrazione – conclude – che l'intuizione del Presidente Rutelli di creare una rete di imprese del settore digitale sia assolutamente lungimirante".
Parole e concetti specifici che HG I-Tech sposa in pieno e che intende promulgare in ogni dove, affinché la quotidianità assuma contorni alternativi e contenuti diversificati, e l’innovazione digitale spinga i colossi satellitari ad investire sulla tecnologia VRO: il nuovo che avanza!
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