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Il Metaverso e il mondo edilizio-architettonico: prove di cooperazione

“Il punto di partenza è la tensione verso la bellezza, verso l’arte, in modo che la sorpresa, lo stupore, l’inatteso siano parte anche dell’opera architettonica”, parlava così Oscar Niemeyer, celebre architetto brasiliano, una delle personalità internazionali più importanti ed influenti del XX secolo, da cui traspariva costantemente tutto l’amore possibile per la bellezza monumentale. 

Parole illuminanti e sentimentalmente coinvolgenti, abili nell’intrecciare cultura, storia ed emozioni in un solo colpo e generare, nell’essere umano, una sorta di smarrimento positivo al cospetto di un’opera d’arte – di qualsiasi natura – pregna di grandezza, splendore ed immortalità. In parole povere, è ciò che accade ad un individuo quando si ritrova dinanzi ad un complesso o una struttura storica, un edificio, un monumento, una statua o una costruzione di particolare rilievo – in Italia ne sappiamo qualcosa – tramite il quale si attiva un meccanismo mentale capace di “bloccare” un’azione e rendere attonita ogni espressione.

Ma senza indagare ulteriormente tra gli archivi psicologici del pensiero umano, analizziamo in maniera razionale ciò che più ci riguarda da vicino, ovverosia il Metaverso, in questo caso applicato al contesto architettonico ed edilizio: un rapporto destinato a decollare per una serie di motivazioni. Omettendo le reazioni degli interlocutori – ad ogni modo, sempre e costantemente soggetti protagonisti – e basandoci prettamente su questioni tecniche, la domanda che sorge spontanea è: “Quale vantaggio offre la tecnologia VRO ai professionisti del settore?”.

Nell’ambito delle costruzioni e della rappresentazione architettonica, il software CAD ha delineato per decenni un notevole cambio di passo per l’innovazione tecnologica e digitale; a tal proposito, il fulcro attorno a cui ruota tutto il suddetto universo è l’ulteriore step della digitalizzazione, mixata chiaramente alle note metodologie tradizionali: da qui la nascita dell’esperienza phygital (fusione tra fisico e digitale), evoluzione necessaria importata dal mondo della moda. Uno strumento utile in fase di progetto (e non solo) che cambia radicalmente il modo di operare da parte di architetti e addetti ai lavori. 

 

I VANTAGGI:  

  • Perfezionamento del coordinamento del team di lavoro
  • Migliorie e ammodernamento del design
  • Mutazione procedure in fase di costruzione
  • Riforma simulazioni virtuali specifiche e supporto del lavoro in cantiere
  • Affinamento delle tecniche di informazione e formazione dei dipendenti
  • Attuazione di un processo dinamico
  • Ottimizzazione del flusso e gestione del lavoro
  • Concretizzazione della sostenibilità ambientale
  • Sviluppo di meeting di coordinamento progettuale da remoto
  • Implementazione dello smart working (con conseguente riduzione di problemi di stress legati all’attività lavorativa)

 

Una serie di rivoluzioni inimmaginabili, sino a qualche anno fa, l’una direttamente correlata all’altra, e che oggi stanno gradualmente prendendo piede: si pensi all’espansione del digital twin (gemello digitale) e al contributo decisivo che può elargire in questo campo, al pari di quei settori in cui già è una vera e propria realtà da svariato tempo; la cooperazione tra il comparto turistico e la tecnologia VRO, ad esempio, sta man mano facendo registrare un notevole successo, il che non è un aspetto da sottovalutare, specialmente in Italia. L’opzione preview – ossia una pre-esperienza totalmente immersivaapplicata all’architettura e all’edilizia rischia seriamente di tratteggiare i contorni di una trasformazione positiva di un’intera epoca.

Un cambio totale di strategia, di struttura programmatica del lavoro e degli obiettivi che, grazie al Metaverso, ha tutte le potenzialità per apportare modifiche significative. Un progresso in salsa virtuale, in grado di realizzare – come appurato in altri settori lavorativi – una METAmorfosi nel mercato dei beni digitali e di ridisegnare il ruolo dell’architetto; proprio come l’avvento del Metaverso – e del Web3 – ha di fatto riconsegnato il potere nelle mani del singolo internauta, l’architetto ha la possibilità di ri-spostare gli equilibri, divenendo una sorta di content creator; le competenze del professionista vengono, di fatto rivalutate e poste al centro dell’industria, “costretta” a fare i conti con nuovi flussi economici e modelli di business innovativi dai quali, tuttavia, può sicuramente prendere spunto.

Una delle principali capacità del Metaverso, infatti, è quella di facilitare la promozione di un brand, rideterminando le linee guida della comunicazione e del marketing aziendale. Le opportunità che si stagliano all’orizzonte per un’attività di questo tipo mutano il concetto di vendita nonché il legame con il cliente: la fidelizzazione di quest’ultimo, la capacità di acquisizione di nuovi lead e una ridefinizione dell’identità del marchio, sono solo alcune delle possibilità di crescita e sviluppo per una realtà edile di qualsiasi dimensione, la cui eventuale (e probabile) apertura alla tecnologia VRO può davvero rappresentare sia un trampolino di lancio che una svolta radicale del proprio business.

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