Il Metaverso, la nuova frontiera dell’intrattenimento e dell’e-commerce
Gaming, musica, cinema e shopping online: come cambierà il nostro modo di divertirci con il sostegno della tecnologia VRO
“Il senso della vita è divertirsi con la vita, e se la vita è troppo pigra a noi non resta che darle una mano”. Attraverso una perla letteraria estrapolata dalla raccolta Amori ridicoli dell’indimenticato Milan Kundera – celebre saggista francese scomparso solo poche settimane fa – introduciamo in salsa socio-filosofica un tema che, attraverso le sue innumerevoli sfaccettature, va a braccetto con il Metaverso: l’intrattenimento (e i suoi derivati).
Com’è noto ai più, si tende – forse erroneamente – ad associare la tecnologia VRO come un’esclusiva del cosmo gaming; teoria che, come abbiamo avuto modo di constatare in più occasioni e pubblicazioni, si è dimostrata non compatibile con la realtà: seppur il suddetto mondo abbia una sorta di “prelazione” rispetto ad altri settori, è innegabile come il Metaverso possa applicarsi con successo e costanza a svariate nonché numerose realtà. D’altronde, la sfera gaming è solo la punta dell’iceberg di un comparto che racchiude una vasta gamma di dimensioni dedite all’intrattenimento, allo svago e al puro divertimento.
E se la vita è davvero troppo pigra, come scriveva Kundera, non ci resta che darle una mano… rendendola ancor più multitasking! Secondo gli addetti ai lavori, il Metaverso non è altro che la rappresentazione di mondi virtuali aperti, che consentono agli internauti di spostarsi da un ambiente all’altro con estrema facilità; in parole povere, una volta terminata un’esperienza totalmente immersiva all’interno di un videogioco, tramite un semplice comando – e in brevissimo tempo – sarà possibile teletrasportarsi in uno spazio virtuale differente, magari a tema musicale. Non sono pochi gli artisti di spessore internazionale che hanno già esplorato l’alternativa metaversale per una presentazione di un singolo o un concerto e che, di fatto, hanno indicato la via ad un’industria in perenne evoluzione nel tempo: Sean Paul, Red Hot Chili Peppers, The Kiss, Coldplay, Wiz Khalifa, Justin Bieber, Ariana Grande e U2, sono solo alcuni dei nomi altisonanti nello scacchiere della tecnologia VRO.
Una tecnologia capace di allargare il suo raggio d’azione dalla musica al cinema, altro settore che – tra varie peripezie – ha vissuto una costante metamorfosi spazio-temporale: l’Italia, storicamente un terreno fertile per la produzione cinematografica, si sta adoperando in maniera solerte per mettersi al pari con gli Stati Uniti e tutti quei Paesi che fanno dell’innovazione digitale un vero e proprio cavallo di battaglia; in testa al cordone di aziende in procinto di sfruttare stabilmente le potenzialità del Metaverso c’è la Rai, promotrice del cortometraggio Solitaire – firmato Edoardo Natoli – in un ambiente VRO: “Il lancio del primo corto nel Metaverso è un ulteriore passo del percorso di ricerca e sperimentazione Rai Cinema iniziato nel 2019 con il lancio della prima App di realtà virtuale, la pubblicazione di due libri dedicati alle nuove tecnologie immersive e ai nuovi storytelling digitali e lo sviluppo di numerosi progetti transmediali a tematica sociale. Il Metaverso di Rai Cinema è un ambiente totalmente gratuito e facilmente accessibile da pc o da smartphone senza necessità di registrazione dove gli utenti possono immergersi in uno spazio completamente dedicato al cinema nel Metaverso, vedere gratuitamente contenuti cinematografici, vivere eventi in streaming e interagire con poster e oggetti iconici del cinema per un’esperienza esclusiva e coinvolgente ed esplorare, attraverso il proprio avatar, l’isola di Rai Cinema”.
Una rivoluzione massmediatica dell’intrattenimento tradizionale, impreziosita dall’inaugurazione di mostre virtuali dedicate al digitale e all’NFT, icona del Web 3 che risulta essere strettamente correlata ad un ambito notevolmente in voga: l’e-commerce. Nato nella metà degli anni Novanta, il concetto di e-commerce ha gradualmente dilatato i confini del semplice acquisto online, trasformandolo in una vera e propria esperienza di shoppingtainment, crasi che ben definisce i contorni di un nuovo trend. Attraverso l’utilizzo dell’NFT – acronimo di Non-Fungible Token – elemento che attesta in via ufficiale la proprietà di un oggetto digitale e che sta silenziosamente rivoluzionando il mondo del commercio, è possibile acquistare la copia unica, originale ed insostituibile di un determinato prodotto, che si tratti di un’opera d’arte, un album/video musicale o di un cimelio sportivo. Un procedimento trasparente e innovativo che, attraverso la tecnologia Blockchain, consente sia di garantire l’autenticità dell’articolo acquistato, sia di contrastare ogni tipo di frode o falsificazione e che, al tempo stesso, va a rimpinguare la già ricca offerta VRO, la quale permette all’utente – mediante il suo avatar personalizzato – di esplorare liberamente negozi, visitare showroom, ricercare contenuti ed interagire con soggetti ed oggetti 3D.
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