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Metaverso e Cultura, una grande opportunità per l’Italia

“Con la cultura si impara a vivere insieme, si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri”. Parole illuminanti quelle dello scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun, che descrivono pienamente il significato e l’essenza del concetto di “Cultura”. Partiamo proprio da qui, dalla scoperta, dall’interazione e dalla condivisione, nozioni basilari del Web3 ed applicabili con successo alla sfera che più ci riguarda da vicino, quella del Metaverso: un mondo pronto a contaminare positivamente il campo Cultura.

Una metamorfosi che si staglia nitida all’orizzonte, che contribuirà senza ombra di dubbio a modificare e render ancor più efficaci ed attrattive le marketing strategies di un territorio, di una location, di un museo o di un sito archeologico; un intreccio che farà ricredere anche i più scettici sulle innovazioni apportate dalla tecnologia VRO, programmata per far fare un ulteriore salto di qualità a realtà note ed attive e/o predisporre in rampa di lancio quelle aree ancora sconosciute ed inesplorate.

Ça va sans dire, il collegamento con il nostro splendido Paese nasce spontaneo; del resto, è risaputo che l’Italia, benché cifre e percentuali siano tutt’altro che ufficiali, inglobi a livello mondiale un’abbondante fetta di beni culturali: andando più nello specifico settoriale e sfogliando dati incontrovertibili è appurato che, nell’ambito dei patrimoni dell’umanità, lo Stivale vanti ben 58 siti, un primato straordinario all’interno del contesto UNESCO, il quale sul piano internazionale ha riconosciuto finora un totale di 1157 siti – suddivisi in 900 culturali, 218 naturali e 39 misti – presenti in 167 nazioni.

L’occasione è ghiotta, l’Italia a trazione culturale può finalmente aspirare alla realtà: si pensi alla possibilità di ricreare virtualmente le bellezze naturali, artistiche e monumentali che caratterizzano il Belpaese da nord a sud e renderle fruibili a chiunque, in qualsiasi parte del globo; immaginate di ritrovarvi ad esplorare i sentieri altoatesini, tra panorami mozzafiato e fascino della cultura ladina, o tra le innumerevoli viuzze che portano a piazza della Signoria, nel cuore della Toscana, o ancora ai piedi del Vesuvio o al cospetto del Colosseo, dove tra storia millenaria e magnificenza architettonica sarà finalmente realizzabile il sogno di vivere una (pre)esperienza completamente immersiva e interattiva, capace di abbattere il muro della distanza e ogni singola barriera spazio-temporale.

E se da un lato si parla al futuro, poiché la rivoluzione metaversale è evidentemente ancora in corso, c’è chi vive il presente utilizzando già la lingua del domani: a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Cipolla, la mostra Ipotesi Metaverso è una delle rassegne più in voga del momento; una valida alternativa alla classica esposizione, rappresentata da dimensioni spazio-esistenziali e nuovi mondi immaginari ideati da 32 artisti, di cui 16 storici e 16 contemporanei, “in dialogo tra loro nel territorio dell’immaginazione, dal Barocco ad oggi”.

“Contemplazione ed immersione, intimità e partecipazione corale, percezione quasi simultanea del ‘materiale’ e dell’immateriale sono le esperienze che la mostra propone allo spettatore, da vivere quasi simultaneamente”: un messaggio esemplare, correlato alla pratica messa in atto dalla Galleria degli Uffizi, simbolo culturale nonché prestigioso vanto italiano nel mondo; uno tra i primi musei, dal profilo internazionale, a ricreare la versione digitale unica di un’opera d’arte – il Tondo Doni – attraverso un sistema crittografato brevettato che ne impedisce la manomissione e la copia e che, mediante NFT, ne certifica la proprietà. Un processo innovativo il quale, anche tramite il necessario impiego della Blockchain, indica la via del cambiamento oltre che l’apertura a nuove opportunità e mercati per il patrimonio artistico italiano, perno fondamentale sui cui poggia l’intero apparato culturale nostrano.

Come informa il laboratorio di ricerca e sviluppo Olitec, “il Metaverso è un concetto di integrazione tra uomo, realtà virtuale/aumentata e internet: possiamo anche pensarlo su quello che verrà ‘dopo internet’, o meglio dopo la versione che conosciamo di internet, ergo una sua evoluzione”. Di conseguenza, le sue applicazioni sono molteplici: tra queste troviamo anche quelle riferite al mondo della cultura, ove l’utente-visitatore avrà la possibilità di vivere un’esperienza unica all’interno di un ambiente digitale perfettamente ricostruito, mediante il quale emozioni ed interazioni risulteranno inequivocabilmente amplificate.

Entrare nel Metaverso significa, dunque, approdare nel futuro: uno strumento indispensabile per l’aggiornamento delle modalità operative standardizzate, affinché la propria realtà divenga, nel tempo, sempre più avvincente, interattiva e coinvolgente. Richiedi una call e scopri le HG Solutions per la tua realtà: la chiave di volta sia per lo sviluppo promo-attrattivo che per l’immagine dello straordinario patrimonio culturale italiano.


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